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La legge dell’empatia, fra contagio e paradosso

La legge dell'empatia

La saggezza popolare recita: fu creato il sabato per l’uomo, non l’uomo per il sabato. La legge non è fine a se stessa: limita la libertà a favore di una convivenza il più civile possibile. Da più di un anno, da quando la pandemia di Covid-19 è iniziata, abbiamo imparato a convivere con una serie di restrizioni: limitazioni della libertà personale e della vita collettiva che hanno colpito aree più o meno estese della quotidianità. Le restrizioni vigenti mettono in evidenza da un lato il nostro rapporto con le regole, dall’altro la tendenza a mostrare empatia e atteggiamenti prosociali. Cosa fa sì che alcune persone siano più ligie e rispettose delle norme, e altre invece più insofferenti e insubordinate? Perché essere esposti alla sofferenza altrui non sempre ci rende più responsabili?

Alcuni fattori di personalità influenzano il nostro rapporto con le regole. Ad esempio, una dimensione importante è la coscienziosità, descritta come la tendenza a svolgere con efficienza i compiti assegnati e prendere sul serio gli obblighi verso gli altri. Sembra essere un tratto piuttosto stabile, che caratterizza la persona per tutta la vita. 

Ci sono tuttavia altre variabili da considerare, che riguardano soprattutto il contesto sociale. Il disimpegno morale è particolarmente influenzato da fattori situazionali e socioculturali, invece che da fattori individuali. Se un comportamento è generalmente accettato dalla maggioranza, verrà considerato moralmente giusto. Per quanto riguarda l’adesione alle regole, esiste un fenomeno noto come influenza sociale normativa: per accondiscendere alle aspettative altrui, le persone modificano i propri comportamenti, senza necessariamente modificare le proprie opinioni. In questi casi si parla di conformismo.

Una dimensione centrale è la fiducia: è più difficile esercitare una forma di influenza sociale verso persone che non ripongono fiducia in noi. Potersi fidare ha un notevole vantaggio: permette di ridurre l’incertezza e garantisce un senso di appartenenza alla comunità.

Infine, non dimentichiamo il ruolo che svolge l’imitazione: già gli studi del sociologo Le Bon indicavano che molte condotte all’interno dei gruppi si diffondono per “contagio”, ossia per pura imitazione. A proposito di contagio, alcuni studiosi, analizzando i comportamenti emersi durante la pandemia, hanno recentemente evidenziato due tendenze opposte: per alcune persone, identificarsi con chi soffre per il virus è sufficiente per muovere sentimenti di solidarietà e favorire il rispetto delle precauzioni sanitarie; in altri, il continuo richiamo alla responsabilità induce una sorta di “empatia forzata”, che genera un’adesione poco convinta. Inoltre, un eccessivo coinvolgimento può portare al cosiddetto paradosso dell’empatia: capisco come ti senti, perciò evito di capirti.

Il rapporto con le regole è molto complesso e deriva da una molteplicità di fattori. Finché la pandemia imperversa, siamo costretti a convivere con una quotidianità diversa, strana e innaturale. La psicologia non giudica i comportamenti, ma cerca di osservare e spiegare come le persone reagiscono ai cambiamenti. In questo senso, sappiamo che di fronte a una crisi è possibile trovare un nuovo equilibrio, facendo leva sulle proprie risorse e sulle relazioni significative.

Per approfondire:

Alessandri, G., Filosa, L., Tisak, M. S., Crocetti, E., Crea, G., & Avanzi, L. (2020). Moral Disengagement and Generalized Social Trust as Mediators and Moderators of Rule Respecting Behaviors During COVID-19 Outbreak. Frontiers in Psychology, 11:2102.

Deutsch, M. & Gerard, H. B. (1955). A study of normative and informational social influences upon individual judgment. Journal of Abnormal and Social Psychology, 51 (3): 629–636.

Franzen, N., Hagenhoff, M., Baer, N., Schmidt, A., Mier, D., Sammer, G., Gallhofer, B., Kirsch, P., & Lis, S. (2011). Superior ‘theory of mind’ in borderline personality disorder: an analysis of interaction behavior in a virtual trust game. Psychiatry Res., 15;187(1-2):224-33. 

Le Bon, G. (1895). Psicologia delle folle. Edizioni TEA, 2004.

Misztal, B.A. (1996). Trust in Modern Societies: The Search for the Bases of Social Order. Cambridge: Polity Press.

Saladino, V., Algeri, D., & Auriemma, V. (2020). The Psychological and Social Impact of Covid-19: New Perspectives of Well-Being. Front. Psychol., 11:577684.