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Cos’è la musicoterapia?

By 3 Luglio 2023 No Comments

di Alessandra Cavuto

Le artiterapie, chiamate anche safe therapies, sono tecniche che prevedono l’utilizzo della mediazione artistica per gestire gli interventi di valenza preventivo-educativa e terapeutico-risocializzante. Sono discipline che possono attivare un canale di espressione, comunicazione e condivisione tra gli operatori e gli utenti dell’intervento. Possono penetrare le barriere difensive in quanto prevale l’uso del canale non verbale. 

La musicoterapia utilizza il suono, il corpo e la voce per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la mobilizzazione, l’espressione, l’organizzazione e altri obiettivi degni di rilievo, nella prospettiva di assolvere bisogni fisici, emotivi, mentali, sociali e cognitivi (dal Congresso Mondiale di Musicoterapia di Amburgo, 1996).

La musicoterapia può essere utilizzata come un mezzo per favorire l’espressione delle emozioni, spesso represse e mascherate, sviluppando nuove capacità per affrontare la vita. Lavorando principalmente sulle risorse di ciascuno, la musicoterapia può aiutare a riconnettersi con se stessi e a riprendere coscienza del proprio corpo con maggiore sicurezza, aumentando l’autostima e la percezione di sé, trasformando ad esempio stress e ansia attraverso la creatività.

Grazie ai recenti studi di neuroimaging (cioè la mappatura del sistema nervoso) si sa che lavorando con il suono, la musica e la voce si hanno degli effetti diretti sul nostro organismo:

  • agiamo sul piano fisico, neurologico psichico ed emotivo; 
  • sollecitiamo il nervo vago, che innerva molti organi fra cui cuore, bronchi e intestino;
  • la ghiandola pituitaria (ipofisi) rilascia endorfine, responsabili nell’alleviare il dolore, ridurre lo stress e generare una sensazione di euforia e benessere;
  • abbassiamo il livello di cortisolo (ormone dello stress) e aumentiamo il livello di serotonina (ormone del buonumore) e di ossitocina (“ormone dell’amore”);
  • dormiamo meglio;
  • esprimiamo i bisogni più profondi, senza doverli verbalizzare.

La musicoterapia può essere impiegata in ambito preventivo, terapeutico o riabilitativo. 

In ambito preventivo, l’intervento si può rivolgere ad un’utenza senza particolari patologie, con l’obiettivo generale di un miglioramento della qualità della vita, valorizzando le risorse della persona, attivando e mantenendo una socialità positiva ai fini del benessere generale.

L’attività riabilitativa, invece, è deputata a riattivare le energie interne per ripristinare, nella totalità o parzialmente, le funzioni deteriorate dalla presenza di un deficit. Si definisce riabilitativa quell’attività capace di togliere l’utente dallo stato di emarginazione procurato per effetto del proprio deficit, e che promuove l’inserimento in una condizione sociale simile il più possibile a quella degli altri individui. I destinatari del percorso riabilitativo sono persone che possono presentare patologie quali disturbi della comunicazione causati da ictus, gravi lesioni cerebrali, ritardo mentale, demenze, stati comatosi o stati oncologici e terminali.

Per l’area terapeutica, la musicoterapia si rivolge soprattutto a quelle persone che tra i diversi disturbi possono presentare disturbi generalizzati dello sviluppo (autismo, trisomie, sindromi, tetraparesi spastiche), disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, disturbi correlati all’uso di sostanze stupefacenti, disturbi psicotici, disturbi dell’umore e disturbi dell’ansia.

Per approfondire:

www.confiam.it